
Incontro con l’associazione no profit Accademia delle Imprese Europea di Francesca Corradini
Santhià: la tracciabilità della filiera produttiva, esclusivamente italiana, è alla base del marchio P.i.t Prodotti identitari territoriali. Di questo e di promozione del made in Italy si è parlato nell’incontro tenutosi in biblioteca civica e che ha visto ospite l’associazione no profit “Accademia delle Imprese Europea”. Al tavolo dei relatori, oltre al presidente Giuseppe Ariobazzani, Maura Forte della Direzione Nazionale dell’Accademia delle Imprese e due santhiatesi Lorenzo Caruso della Direzione Regionale Piemonte e Gabriele Posillipo Delegato ai Rapporti con i Territori e già vice presidente di Slow Land Piemonte.
Ad introdurre la mattinata l’assessore Renzo Bellardone e il vice sindaco Angela Ariotti, che hanno sottolineato la presenza a Santhià del marchio De.Co volto a valorizzare i prodotti enogastronomici comunali. “L’Accademia ha avuto l’idea di sviluppare sul territorio il progetto Città Italia – ha spiegato Ariobazzani – per promuovere prodotti identificativi di un determinato territorio attraverso il marchio Pit che ne traccia la filiera produttiva. Il Pit rappresenta l’economia e la storia di un prodotto, di una località, una vera e propria identità”. Il Pit è di tre colori. Il Pit Verde è assegnato a prodotti la cui provenienza, trasformazione e confezionamento sono riconducibili ad una sola azienda italiana, Pit Bianco sono riconducibili in ambito regionale e Pit Rosso riconducibili in ambito nazionale.

“Le adesioni delle imprese all’Accademia sono gratuite – ha sottolineato il presidente – e nostro compito è dare appoggio alle aziende per commercializzare i prodotti tramite la piattaforma Città Italia : sul sito internet si trova l’elenco dei prodotti con i relativi marchi Pit”.
Maura Forte ha posto l’accento sull’importanza della sinergia con i territori, le amministrazioni e le imprese pubbliche e private volta a valorizzare il made in Italy: “Il Pit, grazie ad un qrcode legato ad uno specifico prodotto, garantisce con la tracciabilità che quello è un prodotto italiano e ne racconta la storia. Da una parte andiamo a valorizzare località diverse e prodotti diversi, dall’altra è un’occasione per aziende ed amministrazioni di promozione del territorio”.