
Il 14 novembre di ogni anno è la Giornata Mondiale del Diabete o più brevemente GMD, istituita nel 1991 dalla Federazione Internazionale del Diabete (IDF) e dall’ Organizzazione Mondiale della Sanità in risposta alla crescente sfida alla salute posta dal diabete.
La scelta di questa data non è casuale, il 14 novembre ricorre infatti la data di nascita di Frederick Grant Banting che nel 1922, insieme al collega Charles Herbert Best, scoprì l’insulina, l’unica cura grazie alla quale i diabetici di tutto il mondo posso condurre una vita normale.
L’obiettivo della giornata è sensibilizzare le persone alla prevenzione del diabete attraverso un cambiamento di stile di vita, una dieta mirata e una regolare attività fisica, un’occasione per informarsi su una malattia molto diffusa nel nostro paese.
Incontri, dibattiti, materiale informativo, test gratuiti in tutte le piazze e soprattutto ricette, perché l’alimentazione è importante per la nostra salute, anzi come ripetiamo spesso noi dell’Accademia delle Imprese Europea: “Mangiare male fa male.”
Lo ha spiegato anche il presidente SID (Società Italiana di Diabetologia) Francesco Perrullo “la salute inizia a tavola, visto lo stretto legame tra quantità, composizione della dieta e comparsa del diabete tipo 2, molto spesso dovuto proprio ad errori nell’alimentazione”.
Proprio in occasione della giornata mondiale del 14 novembre, gli esperti della Società Italiana di Diabetologia hanno stilato una serie di consigli da seguire per non favorire l’insorgenza della malattia. A spiegarcelo Sky tg24 nel suo servizio Prevenire il diabete a tavola, la dieta consigliata dagli esperti.
[…]gli esperti della Società Italiana di Diabetologia hanno proposto una serie di consigli utili da prendere in considerazione per sviluppare una dieta corretta. In particolare ci sono alcuni alimenti, come le fave e la cicoria pugliesi, la minestra di fagioli e il cavolo alla fiorentina, la zuppa di zucca alla milanese e gli arancini e la caponata ‘light’ siciliani che possono essere utilizzati in ricette in tutto e per tutto anti-diabete, in cui trionfano sia il gusto sia i principi della dieta mediterranea.
Gli alimenti consigliati
“L’idea alla base di questa iniziativa”, hanno spiegato gli esperti, “è quella di raccogliere delle ricette regionali che insegnino a confezionare cibi sani, ma al tempo stesso buoni. Perché l’aforisma ‘se è buono fa male’ è una fake news”. Tra l’altro, per rendere ancora più gradevole l’approccio a questo tema, per alcune di queste, così come sottolinea il presidente di Sid Francesco Purrello, “stiamo mettendo a punto delle vere e proprie video ricette con l’aiuto di chef stellati, da proporre al grande pubblico sui social per dare la massima diffusione a questo piacevole messaggio di prevenzione”.
Ma in cosa consiste la dieta ideale per la prevenzione e il trattamento delle persone con diabete? Come spiegano i diabetologi, questa dieta prevede una alimentazione ricca di fibre, composta in maggioranza da ortaggi, frutta e cereali non raffinati che sia allo stesso tempo povera di grassi animali. Per quanto riguarda le fonti di carboidrati invece, sarebbero da preferire quelle provenienti da cereali integrali, frutta, legumi e vegetali. Inoltre, un utilizzo moderata di alcol (massimo 10 grammi al giorno nella donna e 20 grammi nell’uomo) è tollerabile, eccezion fatta per i soggetti obesi o con elevati valori di trigliceridi.
La dieta mediterranea contro il diabete
“L’alimentazione è una delle pietre miliari nella prevenzione e nel trattamento del diabete tipo 2”, ha sottolineato Giorgio Sesti, presidente della Fondazione Diabete e Ricerca, facendo riferimento alla forma più comune di diabete che rappresenta circa il 90% dei casi di questa malattia. “Essa ha come obiettivo non solo il miglioramento del controllo glicemico e degli altri fattori di rischio cardio-metabolici, ma anche la riduzione delle malattie cardiovascolari”, ha continuato l’esperto. In questo senso, le prove scientifiche disponibili non consentono di valutare gli effetti a lungo termine delle diete, né quella vegetariana, vegana, chetogenica e paleolitica sul diabete tipo 2 e le sue complicanze. Invece, per quanto riguarda la dieta mediterranea, basata sull’assunzione di alimenti ricchi di fibre, provenienti da ortaggi, frutta e cereali non raffinati e povera di grassi di origine animale, è stato dimostrato che abbia precisi benefici sia sul controllo del diabete sia sul rischio cardiovascolare. “Per questo motivo seguire un modello alimentare mediterraneo riduce l’incidenza del diabete del 52% rispetto a una dieta povera di grassi”, ha concluso Sesti. (Continua a leggere su Sky tg24 )